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Marcello Marchesi - Basta la parola


 

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Ha scritto slogan pubblicitari (da Falqui allo Stock 84) una cinquantina di film (per Macario e per Totò) scoperto decine di talenti (Walter Chiari per esempio) Soprattutto ha inventato la nuova lingua del dopoguerra. Un libro ora ne raccoglie l’eredità.

ARCELLO MARCHESI è stato l’Omero informale della nuova lingua italiana nata dal boom economico, quella lingua rigenerata dal vigore creativo della pubblicità e della nuova voglia di spettacolo e disimpegno emersa prepotente già dal dopoguerra. Di un Omero informale, non ufficiale e ben poco celebrato si è trattato: solo così poteva essere per un uomo che ha speso le risorse infinite del suo ingegno linguistico dissipandole in più di quattromila caroselli, diciannove libri, una cinquantina di sceneggiature cinematografiche (tra cui il primo film comico italiano, Imputato, alzatevi!, del 1939 con protagonista Macario, e tanti film di Totò), una trentina di spettacoli di rivista...

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