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Cesellare l’ironia, la battuta è arte


 

«Cosa avrebbe inventato Leonardo dopo un espresso ristretto? Con la simpamina sarebbe arrivato subito alla bomba atomica»,scriveva convinto Marcello Marchesi in quel capolavoro di umorismo a getto continuo che è“Il malloppo”,adirla con Eco«una sorta di monologo ininterrotto fatto di battute fulminanti».Correva il 1971 e il più grande “battutista” (il termine è suo) del ‘900 si mise a scrivere questa specie di romanzo,stufo di arricchire gli altri e non se stesso,spiritualmente,s’intende. Fresco reduce dal fallimento del suo primo matrimonio con Olga Barberis, sposata nel ’49, si era infatti trasferito di nuovo a Roma da Milano,dedicandosi con passione alla scrittura ...


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