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Marcello Marchesi - Un signore che è senza età


 

Ad un Certo punto, pescando dal varietà, la madre gaudente da cui venivano tutti, nella commedia cinematografica italiana del dopoguerra spuntò il battutista, un cuneo istrionico tra lo sceneggiatore e il dialoghista (ecco perchè, nella lista degli sceneggiatori, potevano comparire anche otto, dieci nomi). Furio Scarpelli, giovanissimo, poi un maestro (con Age), riceveva ordini da un signore burbero ed elegante: «Scarpelli,c’è un’arena coi tori,il torero è Totò,un po’dibattute,e metteteci qualche gag. Fra tre giorni.Saluti». IL SIGNORE al telefono è Marcello Marchesi (in coppia con Vittorio Metz), un tempo battutista («La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati»), prima ancora autore del teatro di rivista (per Dapporto, Osiris, Bramieri), ora sceneggiatore (una quarantina di titoli, dai Totò di Bragaglia e Mattoli, a numerosi Walter Chiari),perfino regista (7 commediole garbate), poi autore televisivo fluente(di cult come «L’amico del giaguaro» e «Canzonissima»), poi ancora romanziere (tra gli altri, «Il malloppo»)e magister pubblicitario di Carosello («Con quella bocca può dire ciò che vuole»). Per tutti, per sempre, il Signore di Mezza Età ...


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